La vita è il mio viaggio. L'amore ne è meta, bagaglio, percorso.



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lunedì 12 aprile 2010

L'amore immobile

Algida cima, svettava
in un valzer di petali, appesi
al fiato gelido
del suo sbadiglio stanco

che atterravano mesti, lenti e cauti,
con ticchettio inudibile, incolore.

Lei nel silenzio, impassibile
a spogliare margherite
nell’ombra tersa e leggera
di un azzurro limpido, improbabile

col fare assorto ed austero di chi
non potendo scegliere
pensa che tutti debbano tacere
e per questo, non ascolta.

Lo specchio di Lui
grigio aereo, impenetrabile
scrosciò in pianto incolpevole
rabbioso

e le Sue rughe sputavano, al vento
il sale la schiuma e il rancore
sciogliendo in nulla, il tenue sussurro
di remoti timidi marosi.

Poi l’aria Li avvolse
cerulea, improvvisa.
Smorzò la furia del Mare, vociante
Accese la pace, muta, della Montagna

E nel cielo aperto, si amarono

Lei, e la sua arrivabile quiete
Lui, e i suoi complicati sospiri
Entrambi vivi
Entrambi immobili.
.

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