La vita è il mio viaggio. L'amore ne è meta, bagaglio, percorso.



PoesieRacconti

Le visite a questo blog sono state...

mercoledì 29 giugno 2011

Ripenso il tuo sorriso, Eugenio Montale


Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un'acqua limpida
scorta per avventura tra le petraie d'un greto,
esiguo specchio in cui guardi un'ellera i suoi corimbi;
e su tutto l'abbraccio d'un bianco cielo quieto.

Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,
se dal tuo volto s'esprime libera un'anima ingenua,
o vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un talismano.

Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un'ondata di calma,
e che il tuo aspetto s'insinua nella mia memoria grigia
schietto come la cima d'una giovinetta palma...
.
[da OSSI DI SEPPIA]
.

mercoledì 22 giugno 2011

ORTUCCHIO NEL MIO CUORE!


Esattamente un mese fa ero con la mia famiglia a Ortucchio, suggestivo paesino dell'aquilano, per assistere alla cerimonia di premiazione del concorso letterario "Caro Diario".
Quando ho saputo che il mio racconto era tra quelli selezionati dalla giuria, all'inizio ero un po' perplessa al pensiero di percorrere quasi settecento chilometri per ritirare il premio...
mi preoccupava, soprattutto, l'idea di sottomettere i miei bimbi, ancora piccoli, al supplizio di un simile viaggio.
Andarci da sola? Impensabile!
Col senno di poi, posso dire che la fatica del viaggio è stata ampiamente ripagata, e che sono davvero felice di esserci stata anch'io a Ortucchio, il 22 maggio 2011.
Ho passato un pomeriggio indimenticabile, sia per la soddisfazione del premio che, e direi soprattutto, per tutto il piacevolissimo "contorno".
E' stato proprio un bel week-end, quello trascorso tra Roseto e Ortucchio. Tre giorni speciali in cui mi sono "innamorata" dell'Abruzzo e degli abruzzesi.
E in cui ho avuto il piacere e l'onore di conoscere delle persone davvero ammirevoli, sia dal punto di vista umano, per la semplicità nel loro modo di porsi pur nella loro eccellenza, che per la passione e l'entusiasmo, del tutto genuino e disinteressato, con cui da tredici anni portano avanti una manifestazione culturale dal valore indiscutibile .
Approfitto di questo spazio per salutare (e chissà mai che i miei saluti  possano un giorno  arrivare a destinazione?!) tutti coloro che hanno condiviso con me questa magnifica esperienza (ciao Valeria!),
e per ringraziare gli organizzatori e i giurati per il calore sincero con cui ci hanno accolto e la simpatia che ci hanno dimostrato.
Il mio pensiero va in particolare al professor Angelo Melchiorre (Presidente della Giuria e autore, tra l'altro, degli straordinari filmati dedicati ai racconti finalisti) e alla professoressa Francesca Romana Letta;
e infine (ultimo ma non ultimo!) un GRAZIE molto speciale al signor Ercole Gigli, principale promotore del premio e persona davvero amabile e squisita.

A tutti: vi ricordo con affetto!


http://www.premiocarodiario.it/
.

martedì 21 giugno 2011

E CRESCENDO IMPARI


E crescendo impari
che la felicità non è quella delle grandi cose.
Non è quella che si insegue a vent'anni,
quando come gladiatori si combatte il mondo
per uscirne vittoriosi...
La felicità non è quella che affannosamente si insegue
credendo che l'amore sia tutto o niente,
non è quella delle emozioni forti che fanno il "botto"
e che esplodono fuori con tuoni spettacolari,
la felicità non è quella di grattacieli da scalare,
di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.

Crescendo impari che la felicità è fatta di cose piccole
ma preziose...
e impari che il profumo del caffè al mattino
è un piccolo rituale di felicità,
che bastano le note di una canzone,
le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore,
che bastano gli aromi di una cucina,
la poesia dei pittori della felicità,
che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane
per sentire una felicità lieve.

E impari che la felicità è fatta di emozioni in punta di piedi,
di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore,
che le stelle ti possono commuovere
e il sole far brillare gli occhi,
e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto,
che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno,
e che sederti a leggere all'ombra di un albero
rilassa e libera i pensieri.

E impari che l'amore è fatto di sensazioni delicate,
di piccole scintille allo stomaco,
di presenze vicine anche se lontane,
e impari che il tempo si dilata
e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore,
e impari che basta chiudere gli occhi,
accendere i sensi, sfornellare in cucina,
leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto
per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami.

E impari che sentire una voce al telefono,
ricevere un messaggio inaspettato,
sono piccolo attimi felici.

E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore,
sogni piccoli ma preziosi.

E impari che tenere in braccio un bimbo
è una deliziosa felicità.

E impari che i regali più grandi sono quelli
che parlano delle persone che ami...

E impari che c’è felicità anche in quella urgenza
di scrivere su un foglio i tuoi pensieri,
che c’è qualcosa di amaramente felice
anche nella malinconia.

E impari che nonostante le tue difese,
nonostante il tuo volere o il tuo destino,
in ogni gabbiano che vola c'è nel cuore un piccolo-grande
Jonathan Livingston.

E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.
[Anonimo]

Com'è vero! Sono sempre più convinta che la felicità autentica non vada inseguita,
ma colta e assaporata nei piccoli grandi doni che riceviamo ogni giorno...
A volte penso questo, e poi mi chiedo:
Se sono diventata tanto saggia, vorrà dire che sono già così... cresciuta?!
Eppure il mio passato mi sembra talmente breve...
.

mercoledì 8 giugno 2011

SUL TEMPO, Kahlil Gibran


E un astronomo disse:
Maestro, parlaci del Tempo.

E lui rispose:
Vorreste misurare il tempo, l'incommensurabile e l'immenso.
Vorreste regolare il vostro comportamento e dirigere il corso del vostro spirito secondo le ore e le stagioni.
Del tempo vorreste fare un fiume per sostare presso la sua riva e guardarlo fluire.
Ma l'eterno che è in voi sa che la vita è senza tempo
E sa che l'oggi non è che il ricordo di ieri, e il domani il sogno di oggi.
E ciò che in voi è canto e contemplazione dimora quieto
Entro i confini di quel primo attimo in cui le stelle furono disseminate nello spazio.
Chi di voi non sente che la sua forza d'amore è sconfinata?
E chi non sente che questo autentico amore, benché sconfinato, è racchiuso nel centro del proprio essere,
E non passa da pensiero d'amore a pensiero d'amore, né da atto d'amore ad atto d'amore?
E non è forse il tempo, così come l'amore, indiviso e immoto?
Ma se col pensiero volete misurare il tempo in stagioni, fate che ogni stagione racchiuda tutte le altre,
E che il presente abbracci il passato con il ricordo, e il futuro con l'attesa.             
Kahlil Gibran



Arcobaleno è il Tempo.
Che nasce e muore, e non invecchia.
Che scorre restando immobile, identico a se stesso. Sospeso.
Lame di luce, dall’ieri, fendono gocce di presente.
E quei raggi, così rifratti, colorano gli attimi futuri.
.